Mi ama, ma non vuole vivere con me
Negli ultimi anni c’è stata una proliferazione di coppie che vivono in case diverse. Il cosiddetto fenomeno LAT (Living Apart Together), cioé “stare assieme lontani” ha preso piede anche da noi ed interessa coppie con diverse caratteristiche socio-demografiche e culturali.
Queste coppie “senza convivenza” si considerano tali, ma non vivono nella stessa casa, preferendo mantenere un certo livello di autonomia. Niente da obiettare se si tratta di una scelta condivisa, ma che fare se tu sei pronta per il grande passo ma lui non vuole convivere?
In questo articolo cercheremo di esporre alcuni degli aspetti che possono far sì che lui preferisca non convivere e cosa fare al riguardo.
Perché lui non vuole convivere?
Perché il mio ragazzo non vuole andare a convivere? Qui vedremo i diversi motivi per cui uno dei partner, od entrambe, preferisce non andare a vivere assieme.
Ostacoli “normali”
Gli ostacoli più comuni spesso riguardano aspetti quali il ritardo nell’emancipazione economica, il prolungamento degli studi, la difficoltà di accesso al mercato del lavoro e all’alloggio o la cultura familiare tradizionale.
In questo senso, le coppie LAT – che non vivono assieme – sarebbero un allungamento del corteggiamento come risposta a una serie di circostanze sociali che rendono oggettivamente difficile la convivenza.
Stile di vita differente
Ci sono coppie invece che, in modo deliberato e consensuale, decidono che non vogliono vivere sotto lo stesso tetto perché vogliono avere il controllo del proprio tempo e spazio ma senza rinunciare ai vantaggi della coppia.
Una relazione senza coabitazione regolare permette di combinare autonomia e intimità. In questo ambito, oltre alle giovani coppie che decidono di adottare questa maniera di stare assieme, troveremo anche coppie più anziane, o persone molto legate emotivamente alla loro casa o alle proprie relazioni familiari. Ma anche coppie che non vogliono commettere errori del passato, ovvero che hanno vissuto una relazione finita male e sono riluttanti a iniziare una nuova convivenza.
Maggiore autonomia delle donne
Perché la mia ragazza preferisce vivere da sola e non vuole vivere con me? La mancata convivenza non è sempre imputabile al partner maschile: sono infatti sempre più le donne che preferiscono mantenere la propria indipendenza.
Negli ultimi decenni le donne hanno migliorato di parecchio la loro posizione nelle società, grazie ad una maggiore autonomia e ad un migliore accesso al mondo del lavoro. In molte occasioni, la convivenza tradizionale richiede alle donne un maggiore impegno nei compiti domestici e questo si ripercuote in una perdita di tempo libero e di indipendenza. Non a tutte va bene.
Teoria dell’individualizzazione applicata alla famiglia
Siamo esseri sociali e come tali ci evolviamo con la società. Al giorno d’oggi, c’è una tendenza a rompere con tutto ciò che è tradizionale. Le relazioni diventano molto più flessibili e private – non c’è bisogno di dimostrare niente a nessuno. Il mito dell’amore romantico si sta lentamente sgretolando e si stanno facendo avanti nuovi modelli di relazione, dalle coppie che preferiscono non vivere assieme, fino alle relationi aperte.
La persona ha oggigiorno una maggiore capacità di scelta, ma, allo stesso tempo, un rischio maggiore: le relazioni diventano più insicure. In questa teoria dell’individualizzazione, evitare la convivenza permette che la persona conservi la sua identità, libertà e indipendenza anche all’interno della sua vita di coppia.
Paura di impegnarsi
Ci sono persone che hanno una certa paura di stabilire legami che le impegnino a lungo termine, e andare a vivere insieme può essere uno di questi.
Fare questo passo implica l’assunzione di maggiore responsabilità nella relazione e forse la persona non è ancora pronta per questo passo.
Quando la relazione comincia a diventare troppo formale, uno dei partner si sente confuso e fa un passo indietro. Meglio chiarire subito e capire se anche il partner vuole una relazione seria o meno.
Disaccordi
Può succedere che parlare di convivenza sia un punto di conflitto tra voi due perché non riuscite a mettervi d’accordo su dove vivere. Forse volete entrambi stare vicino al vostro ambiente e al vostro lavoro, e trasferirvi significa o che entrambi dovete lasciare quell’ambiente o che uno di voi deve rinunciare al proprio.
Il risultato é che molte coppie non prendono la decisione di andare a vivere assieme, semplicemente perché significherebbe rinunciare a troppi vantaggi.
La solitudine come abitudine
Ma può anche succedere che uno dei due partner, o entrambi, siano stati da soli per molto tempo e si siano abituati alla loro routine. Vivere insieme implica una serie di sacrifici e negoziazioni con l’altra persona e forse questo è uno dei motivi che trattengono la coppia dal fare questo passo insieme.
Mancanza di fiducia o sicurezza nella relazione
L’indecisione o la mancanza di impegno nella coppia può essere una delle ragioni che trattiene uno dei partner (o entrambe).
Fare un passo del genere è un grosso cambiamento e una transizione per la coppia, e può essere che la persona semplicemente non si senta pronta a prendere quella direzione.
Attaccamento alle abitudini
Un’altra ragione per cui una persona può non voler andare a vivere con l’altra può essere la comodità, in tutti i sensi, che la situazione d´origine offre. Fare questo passo potrebbe significare uscire dalla zona di comfort, e nelle zone di comfort di solito…si sta piuttosto bene.
Cosa fare se lui non vuole convivere?
Una volta che avete capito le ragioni che possono portare una coppia a non fare il passo della convivenza, parlatene apertamente con il partner, esponete i vostri punti di vista e cercare di raggiungere un accordo.
In orgni caso, è importante capire il motivo del rifiuto. Può darsi che il vostro partner trovi delle scuse per non vivere insieme. Può essere che vi troviate in una fase diversa della relazione, dove una parte della coppia è già emotivamente pronta a fare il passo, ma l’altra parte è in un altro stato mentale e ha bisogno di un po’ più di tempo.
La convivenza è una transizione che rappresenta un cambiamento importante per la vita di una coppia. Per fare questo è necessario innanzitutto essere chiara su ciò che vuoi e su cosa ti aspetti dalla relazione.
Le coppie che non convivono funzionano?
Se la coppia ha stabilito la sua relazione “insieme ma separati” in modo consensuale ed è stata accettata da entrambe le parti, il legame può funzionare perfettamente.
Inoltre, sono stati osservati alcuni vantaggi nelle relazioni delle coppie che non convivono: ad esempio, la lontananza fisica aiuta a mantenere la passione per un periodo di tempo più lungo, permette di sentire la mancanza dell’altro e ci evita di cadere nella routine.
Inoltre, una soluzione di questo tipo evita le tensioni derivate dalla convivenza, cioé le piccole manie, le discussioni per le faccende domestiche, gli orari incompatibili etc.
In fin dei conti, forse non é cosí male, no?